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ERSU Sala Nanni Loy
Ore 16:00
Apertura festival – Proiezione del videoclip Crêuza de Mà
Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André.
a seguire
Proiezione del filmato inedito 1968: Jimi Hendrix a Milano
Il 1968 fu un anno cruciale nella pur breve carriera di Jimi Hendrix, segnata in autunno dalla pubblicazione del doppio album Electric ladyland. E lo fu anche per gli appassionati italiani, che a Milano, Roma e Bologna ebbero la possibilità di assistere al suo unico tour italiano. A quell’evento Enzo Gentile e Roberto Crema hanno dedicato il volume Hendrix 68 edito da Jaca Book.
Se ne parlerà con il conforto di un filmato che restituisce attraverso le testimonianze e i ricordi dei presenti lo spirito e il clima di quei concerti, con il supporto di rari immagini d’epoca, di performance live e televisive di Jimi Hendrix Experience.
Interviene Enzo Gentile
Ore 16.45
Presentazione del libro di Enzo Gentile
Amico Faber – Fabrizio De André raccontato da amici e colleghi
Enzo Gentile racconta la vita e la storia professionale di un artista geniale, che ha lasciato un’impronta indelebile tra le diverse generazioni e che ha rappresentato un termometro e una fotogra a della società italiana; un riferimento critico, una voce insostituibile anche per chi lo ha conosciuto solo attraverso i dischi.
Ore 17.30
Presentazione della Rassegna ‘68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film Easy Rider 1969/94’
per la regia di Dennis Hopper. Musiche di autori vari.
Road movie sceneggiato dai due interpreti principali, Peter Fonda e Dennis Hopper, e diretto da quest’ultimo, Easy Rider è un racconto sulla libertà, un viaggio che ha per meta il Carnevale di New Orleans, la festa della città sul grande Delta.
Un racconto amarissimo e crudele, che alla fine indigna e lascia senza parole, per denunciare lo squallore e la paura della provincia bianca e borghese del sud nel 1969. Una paura che si manifesta rozzamente nei confronti di qualsiasi traccia di diversità. Un grande cinema, in cui i paesaggi che cambiano, gli interpreti e la musica sembrano danzare all’unisono in una ballata disperata senza scampo, una visione unica e irripetibile nell’immaginario cinematografico.. E quando il desiderio di libertà si cristallizza in fuga e assume sembianze allucinatorie e lesionanti, come nella sequenza dell’acido, le voci e le immagini si fondono, delirano, e trascinano lentamente alla deriva.
Ore 19:00
Proiezione del documentario Diario di Tonnara 2018/70’
per la regia di Giovanni Zoppeddu. Musiche di Marco Corrao, Gabriele Giambertone
La comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Un inno alla fatica del vivere, ma anche alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge magicamente dall’oblio. Un documentario che si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo. E che attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici e Alliata racconta un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Un tempo e un cinema che a volte possiamo sentire perduti, e che invece questo film ci restituisce presenti, contemporanei, accanto a noi.
Presentato in anteprima nazionale il 26 ottobre scorso nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma, il documentario è stato girato tra Sicilia e Sardegna (a Carloforte).
Prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ha ricevuto assistenza logistica e creativa e sostegno alla promozione dalla Fondazione Sardegna Film Commission.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
The travel 2018/03’27’’
per la regia di Giulia Di Battista. Musiche di Francesco Nigro.
Un viaggio non è mai solo un viaggio. E di viaggi ce ne sono vari tipi: non solo in senso fisico, ma anche metaforico. Eppure l’anima che li accomuna è spesso la stessa. Il videoclip è girato al contrario, come a voler narrare proprio quest’anima, dove molto spesso la fine di qualcosa diventa l’inizio di qualcos’altro.
L’usignolo 2017/04’14’’
per la regia di Davide Petrosino.
Musiche di Joe Petrosino & Rockammorra
Un anziano contadino si aggira per i sentieri di un boschetto. Conosce tutto di quelle terre. Eppure, non tutto è rimasto come è sempre stato. In particolare, è da tempo ormai che tra quei rami non sente più il verso dell’usignolo, un suono che lo ha accompagnato durante tutta la sua vita a stretto contatto con la natura. L’uomo alza spesso gli occhi al cielo, cerca il suo amico usignolo, lo immagina nelle vesti di una graziosa ragazza che balla felice immersa in un paesaggio che, se prima era incontaminato, adesso sta pian piano subendo una netta trasformazione per mano dell’uomo.
a seguire
Proiezione del film Arrivederci Saigon 2018/80’
per la regia di Wilma Labate. Musiche di autori vari.
Accolto dagli applausi alla Mostra di Venezia, il film racconta l’incredibile storia delle Stars, band di 5 ragazze toscane che finiscono per errore in Vietnam a suonare per le truppe americane. E al ritorno a casa, nella provincia del PCI e delle Case del Popolo, devono anche subire il processo politico. Il repertorio, magnifico, indaga il ’68 tra cinema, società e politica.
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Wilma Labate sulla colonna sonora di Arrivederci Saigon: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 16:00
Rassegna ‘68 memories presentazione a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica 1970/92’
per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l’omonimo Festival tenutosi a Bethel nell’agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker ottenne la nomination agli Academy Award. Il film vinse l’Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione director’s cut, di circa 225 minuti. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l’apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
Ore 18:00
Proiezione del film La tempesta di Prospero e Calibano 2017/31’
per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru. Musiche a cura di Waarp.
Michele è stato per anni detenuto nelle carceri dell’isola dell’Asinara, da qualche tempo parco naturale. Ora è un lavoratore e un padre di famiglia. Gianmaria è stato, fino alla pensione, guardia carceraria nella stessa isola, ha lavorato anche quando Michele era lì ristretto. Ora è pensionato e continua a vivere all’Asinara. Michele e Gianmaria hanno interpretato, dopo tanti anni, i loro vecchi ruoli, detenuto e poliziotto, nel film “La stoffa dei sogni” dove Michele interpreta una piccola parte, quella di Calibano, il selvaggio dell’isola ne “La tempesta” di Shakespeare. Questo film è il parziale racconto del loro incontro, delle loro storie.
Ore 19:00
Proiezione del documentario Manga Do, Igort e la via del manga 2018/60’
per la regia di Domenico Distilo. Musiche di Stefano Guzzetti.
Il viaggio in Giappone di Igort alla ricerca delle storie per il suo “Quaderni Giapponesi 2”.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
Down down down 2018/2’59’’
per la regia di Elio Di Pace & Gianluca Granocchia. Musiche di Carlo Mazzoli.
Video clip realizzato per Carlo Mazzoli, giovane cantautore emergente nel panorama del folk romano. Traendo ispirazione dalle frasi “piangere significa essere deboli?” – “ridere vuol dire essere forti?”, il video clip si sviluppa su tre piani che si mescolano tra loro, accompagnati dalla musica coinvolgente e dalla profonda e malinconica voce di Carlo Mazzoli.
The ballad of the gypsy 2018/2’51’’
per la regia di Elio Di Pace . Musiche di Valium.
Il videoclip è stato girato nella piana del Sele, in alcune location a ridosso della litoranea a sud di Salerno (Eboli, Battipaglia, Pontecagnano). “Ballad of the Gypsy” è un brano presente nell’ultimo album de I Valium, band vintage-rock salernitana. In questo videoclip si è scelto di raccontare il mondo visto da una bambina, una piccola gitana, che vive e gioca al confine fra la scoperta della realtà e lo slancio dell’immaginazione. La musica e la band, come lei, risiedono in un territorio liminare.
Il giorno della patata 2018/12’
per la regia di Veronica Spedicati. Musiche di Jacopo Tommasoni.
Tre studentesse vivono sotto lo stesso tetto e hanno fatto un patto: per trenta giorni nessuna di loro avrà alcun contatto con l’altro sesso.
a seguire
Proiezione del film Nico, 1988 2017/93’
per la regia di Susanna Nicchiarelli. Musiche di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.
Gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna di grande bellezza, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista, gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre” liberata del peso della sua bellezza, inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Non era un’impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l’infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Susanna Nicchiarelli e Max Viale sulla colonna sonora di Nico, 1988: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suoni
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories presentazione a cura di Gianfranco Cabiddu
Proiezione del film Zabriskie Point 1970/112’
per la regia di Michelangelo Antonioni. Musiche di autori vari.
Gli Stati Uniti nell’era dei figli dei fiori, quando le università sono in fermento e la polizia è all’erta. Michelangelo Antonioni fornisce la sua affascinante e provocatoria risposta in questo film ambientato tra Los Angeles e la Death Valley. Le vicende di una giovane coppia sono raccontate attraverso l’acuto sguardo di questo maestro del cinema. Lei (Daria Halprin) è una segretaria a tempo perso i cui compiti possono spingerla fin dentro la camera da letto del suo capo (Rod Taylor). Lui (Mark Frechette) è uno studente a tempo perso che potrebbe essere coinvolto nella morte di un poliziotto. I due si incontrano, si uniscono, giocano, si amano, si dirigono verso il proprio destino: tragico quello di lui, aperto a tutto quello di lei. La straordinaria maestria di Antonioni nella creazione di immagini e atmosfere produce impressioni che durano nel tempo, e il meraviglioso finale, grandioso e apocalittico, è assolutamente spettacolare.
Ore 18:30
Proiezione del cortometraggio Fino alla fine 2018/15’
per la regia e sceneggiatura di Giovanni Dota e Giulia Martinez. Musiche di Federico Ciompi.
Napoli. Uno sparo squarcia il silenzio della notte. Quattro uomini fuggono dal luogo del delitto. Umberto “Sì e NO”, il killer infallibile del clan Caputo, ha appena ucciso l’uomo sbagliato. Ora dovrà renderne conto al boss. Per sua sfortuna, la vittima è il nipote di Tonino O’ Infame, il boss più temuto della città. Ma questo pare non essere il problema più grande: Umberto “Sì e NO” nasconde infatti un terribile segreto.
Ore 19:00
Proiezione del film Saremo giovani e bellissimi 2018/92’
per la regia di Letizia Lamartire. Musiche di Matteo Buzzanca
Isabella ha diciott’anni nei primi anni novanta, ed è una star. Incide un album che ha un enorme successo e che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni. Poi più niente. Oltre vent’anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta. Bruno e Isabella sembrano più fratello e sorella che madre e figlio. I due sono legati da un rapporto a tratti morboso, uniti contro il mondo. Questo legame però si rompe quando Bruno incontra Arianna, leader di un gruppo rock, che gli propone di entrare nella sua band. Alla presenza della regista Letizia Lamartire.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
Max Viale “DON’T CALL ME ICON (NICO / CHRISTA 1938-1988)” – DJ set da Nico, 1988
Max Viale, coautore della colonna sonora di Nico,1988 (Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), organizzatore della produzione musicale su set e attore nella parte del musicista della band di Nico Max Davies nel film di Susanna Nicchiarelli, propone il visual set “Don’t Call me Icon”: un focus sul suono e sulla colonna sonora originale (candidature David di Donatello; Nastri d’Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista e delle fasi di lavorazione del film.
a seguire
Dancefloor Stompers “STOMPERS ’68 – Un percorso tra musica e cinema dentro la rivoluzione hippy”
Gianmarco Diana – basso elettrico
Danilo Salis – chitarra elettrica
Andrea Schirru – tastiere
Frank Stara – batteria e percussioni
Juri Orrù – chitarra acustica e voce
Il reading concerto ripercorre le tappe dell’epocale rivoluzione sessantottina, utilizzando la produzione cinematografica americana (ed europea) come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l’overdose musicale dell’Estate dell’Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura italiana di massa.
Un viaggio che si snoda lungo le autostrade e le grandi città degli Stati Uniti, come nelle campagne e le città della provincia borghese italiana, dove cinema, musica e narrazione si fondono: nelle immagini di film come “Il Laureato”, “Easy Rider”, “Fragole e sangue”, “Zabriskie Point” o “Woodstock”, ma anche in quelle di “Teorema”, “La Cina è vicina”, “Grazie zia”, “Il sesso degli angeli” o “Z – L’orgia del potere”, come nelle canzoni di Simon & Garfunkel, Electric Flag, Jimi Hendrix, Sly & The Family Stone, Pink Floyd, Beatles e The Band, o nelle composizioni per il cinema di Giovanni Fusco, Miki Theodorakis ed Ennio Morricone!
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Letizia Lamartire e Giovanni Dota sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 11:30
Incontro con Marco Spoletini, montatore e Gaetano Musso sul lavoro di missaggio suono e musica del film Il Flauto Magico di Piazza Vittorio
a seguire
Proiezione clip dal film Il Flauto magico di Piazza Vittorio 2018/83’
per la regia di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu
Un film musicale che rivisita e re‐interpreta, arricchendola e adattandola ai nostri giorni, l’opera di Mozart, interpretato in 8 lingue dai musicisti‐attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, ognuno secondo le proprie tradizioni e culture musicali.
Tutto avviene nei giardini di Piazza Vittorio, che si animano per magia durante la notte, e contrariamente a quanto accade nell’Opera di Mozart, i personaggi femminili possono cambiare il corso degli eventi e assumere un ruolo decisivo.
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories
Proiezione del film Fragole e sangue 1970/103’
per la regia di Stuart Hagman. Musiche a cura di autori vari.
È il film manifesto della contestazione giovanile americana. Un campo da gioco di un’università americana viene destinato all’addestramento dei soldati in partenza per il Vietnam e nel campus scoppia la rivolta. Simon guarda le cose con un certo distacco, poi conosce Linda e grazie a lei capisce che c’è molto di più nei motivi della contestazione. Alla fine, quando arriva la polizia a sgomberarli con la forza, Simon saprà da che parte stare. Dopo Easy Rider questo è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica non solo americana.
Ore 18:30
Proiezione del documentario L’Orchestra di Piazza Vittorio 2006/93’
per la regia di Agostino Ferrente. Musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco.
Il film racconta la genesi dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la banda musicale nata per iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e di Agostino Ferrente. Nel quartiere di piazza Vittorio, la parte di Roma in cui ormai gli italiani costituiscono una minoranza, si sono intrecciate le storie di vita e le esperienze di ragazzi arrivati da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità. In cinque anni di attività, l’Orchestra ha raccolto persone diverse, che si sono conosciute per la strada e hanno deciso di dare vita a un nuovo modo di intendere la musica e di realizzare il sogno di avere una famiglia e un lavoro.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
Arie d’Opera – concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio
Houcine ATAA Tunisia – voce
Emanuele BULTRINI Italia – chitarre
Peppe D’ARGENZIO Italia – sax baritono e soprano
Duilio GALIOTO Italia – pianoforte e tastiere
Awalys Ernesto LOPEZ MATURELL Cuba – batteria
Omar LOPEZ VALLE Cuba – tromba, flicorno
Carlos PAZ DUQUE Ecuador – voce, flauti andini
Pino PECORELLI Italia – contrabbasso, basso elettrico
El Hadji YERI SAMB Senegal – percussioni e voce
Raul “El Cuervo” SCEBBA Argentina – percussioni
Kaw Dialy Mady SISSOKO Senegal – voce, kora
Ziad TRABELSI Tunisia – oud, voce
Mario TRONCO Italia, – direzione
Quando l’OPV lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. E’ sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio. “L’Isola di Legno”, il disco che l’orchestra presenta in concerto è il risultato di un lavoro che dura da quindici anni ed è la fotografia del percorso musicale del gruppo sulla forma canzone. I musicisti dell’OPV sono autori ed interpreti di queste canzoni, che parlano di loro e che assomigliano a loro. L’Orchestra si basa su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le performance live, negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il nuovo repertorio è il risultato di questi quindici anni passati a suonare insieme; le storie che verranno narrate saranno quelle che gli artisti si sono raccontate durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri. L’incontro tra il pubblico e l’Orchestra è sempre entusiasmante e contagioso, l’uno incoraggia l’altro per dare e ricevere il massimo.
Cinema Cavallera
Ore 19,00
Apertura festival – Proiezione del Teaser Crêuza de Mà
Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André.
a seguire
Proiezione del Film
Nico, 1988 2017/93′
per la regia di Susanna Nicchiarelli. Musiche di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.
Gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna di grande bellezza, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista. Qui seguiamo gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre” liberata del peso della sua bellezza, inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Non era un’impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l’infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
Cinema Mutua
Ore 21,00
Concerto – Musiche per Cinema
Banda Musicale Città di Carloforte Angelo Aste
Un concerto “dedicato al cinema” con brani tratti dalle colonne sonore degli ultimi trent’anni e riarrangiate appositamente per il Festival.
Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione Film
Easy Rider 1969/94′
per la regia di Dennis Hopper. Musiche di autori vari.
Road movie sceneggiato dai due interpreti principali, Peter Fonda e Dennis Hopper, e diretto da quest’ultimo, Easy Rider è un racconto sulla libertà, un viaggio che ha per meta il Carnevale di New Orleans, la festa della città sul grande Delta. Un racconto amarissimo e crudele, che alla fine indigna e lascia senza parole, per denunciare lo squallore e la paura della provincia bianca e borghese del sud nel 1969. Una paura che si manifesta rozzamente nei confronti di qualsiasi traccia di diversità. Un grande cinema, in cui i paesaggi che cambiano, gli interpreti e la musica sembrano danzare all’unisono in una ballata disperata senza scampo, una visione unica e irripetibile nell’immaginario cinematografico.. E quando il desiderio di libertà si cristallizza in fuga e assume sembianze allucinatorie e lesionanti, come nella sequenza dell’acido, le voci e le immagini si fondono, delirano, e trascinano lentamente alla deriva.
Cinema Mutua
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
I cortometraggi “Gialli”.
Incontro con gli allievi del secondo anno regia, montaggio, suono e musicisti CSCLab del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema.
Cinema Cavallera
Ore 19,00
Proiezione del documentario
The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia 2017/72′
per la regia di Marco Spagnoli. Musiche di Max Di Carlo
The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia analizza il legame che intercorre tra i film, la produzione Paramount e l’Italia, andando ad esplorare la storia del cinema internazionale e indagando sulle scelte che hanno portato alcuni film ad essere realizzati nel nostro Paese. Grazie a materiali inediti d’archivio viene raccontato lo straordinario rapporto tra questo Studio Paramount e il nostro Paese, esplorando, per la prima volta, come questo legame abbia poi influenzato in maniera significativa anche la vita e la carriera dei tanti talenti cinematografici coinvolti nelle produzioni e nelle coproduzioni italiane.
a seguire
Ore 21,00
Proiezione del film
Lazzaro felice 2018/130′
per la regia di Alice Rohrwacher. Musiche di Piero Crucitti.
La Marchesa Alfonsina de Luna possiede una piantagione di tabacco e 54 schiavi che la coltivano senza ricevere altro in cambio che la possibilità di sopravvivere sui suoi terreni in catapecchie fatiscenti, senza luce elettrica perché a loro deve bastare la luce della luna. In mezzo a quella piccola comunità contadina si muove Lazzaro, un ragazzo che non sa neppure di chi è figlio ma che è comunque grato di stare al mondo, e svolge i suoi inesauribili compiti con la generosità di chi è nato profondamente buono. Ma qual è il posto, e il ruolo, della bontà fra gli uomini?
Alla sua terza regia Alice Rohrwacher fa intraprendere al suo protagonista, e alla comunità che lo circonda, un cammino che è anche il proprio, all’interno di un cinema che deve molto a Olmi e Zavattini ma continua a spingersi oltre lungo un terreno che frana e si modifica continuamente sotto i suoi (e i nostri) piedi.
Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Fragole e sangue 1970/103′
per la regia di Stuart Hagman. Musiche a cura di autori vari.
È il film manifesto della contestazione giovanile americana. Un campo da gioco di un’università americana viene destinato all’addestramento dei soldati in partenza per il Vietnam e nel campus scoppia la rivolta. Simon guarda le cose con un certo distacco, poi conosce Linda e grazie a lei capisce che c’è molto di più nei motivi della contestazione. Alla fine, quando arriva la polizia a sgomberarli con la forza, Simon saprà da che parte stare. Dopo Easy Rider questo è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica non solo americana.
Cinema Mutua
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
I film d’archivio
Incontro con Francesco Patierno e Maurizio D’Aniello sui film costruiti con immagini d’Archivio e sul lavoro con musicisti, montatori e suono;
Cinema Cavallera
Ore 19,00
Proiezione del documentario
Diva! 2017/75′
per la regia di Francesco Patierno. Musiche di Maurizio D’Aniello.
Il film, diretto da Francesco Patierno, è tratto dal libro autobiografico “Quanti sono i domani passati”, a cura di Enrico Rotelli edito da Mondadori, e racconta la vita di Valentina Cortese. Un omaggio a una donna e attrice eccezionale attraverso un flusso narrativo che vede interpretare le parole dell’artista da otto tra le migliori attrici italiane del momento: Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Carlotta Natoli, Greta Scarano. Una prova unica nel suo genere, quella di interpretare la Cortese, candidata come miglior attrice non protagonista agli Oscar per “Effetto Notte” di François Truffaut, e che è stata la musa di Giorgio Strehler (nel film interpretato Michele Riondino) che la diresse in una versione passata alla storia de Il Giardino dei Ciliegi e, non da ultimo, attrice prediletta dei registi più importanti della storia del cinema italiano come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Franco Zeffirelli.
a seguire
Proiezione in anteprima mondiale di
Sri Lanka Family Film with Chaplin and Goddard 20′ di immagini inedite in 16mm ritrovate da Manuel Kleidman, cofondatore con Cecilia Pagliarani di Nosarchives, archivio internazionale di pellicole in formato ridotto. Restauro a cura de L’Immagine Ritrovata di Bologna con musiche originali di David Voci Sciabordi.
a seguire
Ore 21,00
Proiezione del film
Riccardo va all’Inferno 2017/91′
Regia di Roberta Torre. Musiche di Mauro Pagani.
Introduce Mauro Pagani
In un fatiscente castello nella periferia di Roma la famiglia Mancini è assurta a stirpe nobile per la sua tradizione di gestire lo spaccio della droga da molteplici generazioni. Abbiamo una capostipite, Regina di nome e di fatto, mirabilmente interpretata da Sonia Bergamasco, e abbiamo una stirpe di figli e nipoti e, come non poteva mancare, il matto, lo storpio, a questi ruoli condannato da molteplici e reiterate azioni malevole di sua madre e dei suoi fratelli. Si tratta di Riccardo, in un’interpretazione esemplare di Massimo Ranieri che occhi fortemente bistrati e testa rasata trasformano in un individuo luciferino e pieno di fascino al tempo stesso. Scene, costumi e trucco e anche l’uso delle luci proiettano in una serie di contesti fortemente evocativi. Mauro Pagani compone organicamente le musiche e i testi: in un film dark privilegia il blues, il rock, il punk, fino a lasciarsi influenzare da ballate popolari rumene nelle scene corali. Il talento della regista è in primis la sua curiosità per la letteratura classica, ma anche la sua curiosità per le realtà contemporanee, soprattutto urbane e suburbane. L’idea di adattare l’opera all’interno di una casta familiare malavitosa nel Tiburtino terzo nasce da qui.
Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario
Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica 1970/184′
per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l’omonimo Festival tenutosi a Bethel nell’agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker otenne la nomination agli Academy Award. Il film vinse l’Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione directors cut, di circa 225 minuti. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l’apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
Cinema Mutua
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
I film d’archivio
Incontro con Cecilia Pagliarani sui film d’Archivio e sul lavoro con musicisti, montatori e suono
a seguire
Ore 11,30
Musica per Cinema
Incontro con Mauro Pagani
Ore 19,00
Presentazione del libro di Alessandro De Rosa
Inseguendo quel suono – La mia musica, la mia vita – Ennio Morricone in conversazione con Alessandro De Rosa
Ennio Morricone ha deciso di fare il suo libro testamento, in cui racconta la sua vita e soprattutto la sua musica. Il libro è frutto di anni di incontri con un suo allievo, il giovane compositore Alessandro De Rosa. Una sorta di lungo dialogo maestro-discepolo, corposo e ricco di informazioni, ricordi, approfondimenti per far capire a tutti i suoi fan quali storie e quali pensieri ci sono dietro le musiche più amate.
Cinema Cavallera
Ore 21,00
Premio “Le isole del cinema” dedicato alla Musica per Cinema
a Mauro Pagani per la colonna sonora del film Riccardo va all’inferno, per il lavoro di compositore nel cinema, e “sentimentalmente” come autore, con Fabrizio de André, di Creuza de Mà, la canzone che dà il titolo al Festival.
a seguire
Concerto – Musiche per Cinema
Cinesuonando
Quartetto Pessoa & Leandro Piccioni
Leandro Piccioni, pianista di Ennio Morricone e compositore di numerose colonne sonore, è un autore poliedrico che vanta numerosissime collaborazioni. Nel 2007 ha iniziato la collaborazione in veste di pianista compositore con il Quartetto Pessoa e sue sono le trascrizioni e gli arrangiamenti che con il Quartetto esegue nei concerti, in particolar modo dedicati alla grande musica da film.
Il Quartetto d’archi Pessoa nasce nel 1998 dall’incontro di Marco Quaranta (violino), Rita Gucci (violino), Achille Taddeo (viola), Kyung Mi Lee (violoncello). Fin dall’inizio il gruppo si impone per le scelte musicali che mirano all’accostamento dei generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a “contaminazioni” con il Jazz, il Rock-Blues e il tango.
Insieme hanno inciso un cd con le “Cuatro Estaciones Porteñas” di Astor Piazzolla e brani da film dello stesso Piccioni, con la collaborazione di Peppe Servillo.
Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Cinque pezzi facili 1970/96′
per la regia di Bob Rafelson. Musiche di autori vari
Robert (Jack Nicholson), un bravo pianista, ha rotto con la famiglia colta e borghese e ora vive alla giornata insieme a Rayette, una ragazza un po’ svampita incinta di lui. Poiché il padre sta molto male, torna a casa, ha una storia con la fidanzata del fratello, ma non mette radici. Anti-dramma sospeso e atmosferico, come una sonata “in levare”. Seconda, eccellente prova di regia cinematografica per Bob Rafelson, con il quale Nicholson è come sempre in piena sintonia.
Cinema Mutua
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
Incontro con Pivio alias Roberto Pischiutta, Presidente Associazione Musicisti per Cinema
Conferenza La musica nel cinema di Paolo e Vittorio Taviani, di e con Giuliano Taviani
che ripercorre la filmografia dei Fratelli Taviani e il loro rapporto con la musica.
Incontro con Letizia Lamartire (ex alunna del Centro Sperimentale) che racconta la sua opera prima Saremo giovani e bellissimi, film musicale presentato all’ultimo Festival di Venezia 2018.
Capo Sandalo – Le ciasette
Ore 19,00
Cinema naturale Tramonto – Musicato in acustico dal Quartetto Pessoa
Cinema Cavallera
Ore 21,00
Proiezione del film
Tito e gli alieni 2017/92′
per la regia di Paola Randi. Musiche di Fausto Mesolella (Avion Travel) e Giordano Corapi.
Commedia lunare sulla fine della vita, la solitudine e la morte, Tito e gli alieni racconta il lavoro del lutto, senza negarsi la gioia e senza svilire la fatica del dolore, con un’esuberanza e una libertà formale che mantengono il film in uno stato di giovinezza permanente. Nel deserto del Nevada, abbandonato da uomini e alieni, vive il protagonista, un professore muto e senza nome, fedele a un amore di cui chiede ragione alle stelle. La risposta è sempre la stessa e si centra sull’impossibilità di dimenticare chi non c’è più. La rielaborazione del lutto esige tempo e lo scienziato interpretato da Valerio Mastandrea ha deciso di prenderselo tutto, cronicizzando il dolore fino allo spegnimento del sentimento vitale. Ma poi qualcosa accade, qualcuno arriva ad ‘allargare il quadro’ e a interrompere la sua solitudine eterna. La rimessa in movimento è l’allunaggio di Anita e Tito, orfani che custodiscono il mistero del mondo, una vita che coincide con l’avvenire. Distillando il dolore dell’assenza nel genere (la fantascienza), Paola Randi gonfia una bolla nel deserto e avvia un percorso iniziatico che lega uno zio ai nipoti fino ad adottarli e adottarne lo stupore e ritornare alla vita.
Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Film Zabriskie Point 1970/112′
per la regia di Michelangelo Antonioni. Musiche di autori vari.
Gli Stati Uniti nell’era dei figli dei fiori, quando le università sono in fermento e la polizia è all’erta. Michelangelo Antonioni fornisce la sua affascinante e provocatoria risposta in questo film ambientato tra Los Angeles e la Death Valley. Le vicende di una giovane coppia sono raccontate attraverso l’acuto sguardo di questo maestro del cinema. Lei (Daria Halprin) è una segretaria a tempo perso i cui compiti possono spingerla fin dentro la camera da letto del suo capo (Rod Taylor). Lui (Mark Frechette) è uno studente a tempo perso che potrebbe essere coinvolto nella morte di un poliziotto. I due si incontrano, si uniscono, giocano, si amano, si dirigono verso il proprio destino: tragico quello di lui, aperto a tutto quello di lei. La straordinaria maestria di Antonioni nella creazione di immagini e atmosfere produce impressioni che durano nel tempo, e il meraviglioso finale, grandioso e apocalittico, è assolutamente spettacolare.
Cinema Mutua
Ore 11,00
Incontro con Paola Randi sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono per alunni CSC e aperto a studenti e pubblico
a seguire
Musica per Cinema
Tavola rotonda con gli ospiti
Paola Randi, Cecilia Pagliarani, Francesco Patierno, Laura Bispuri, Letizia Lamartire e con Pivio Pischiutta, Stefano Campus, Enzo Gentile, Daniele Orazi
Conduce Marco Spagnoli
Cinema Cavallera
Ore 21,00
Proiezione del film
Figlia Mia 2018/100′
per la regia di Laura Bispuri. Musiche di Nando di Cosimo.
Vittoria è una bambina divisa tra due madri. Valeria Golino è Tina, madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola e Alba Rohrwacher è Angelica, una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata.
Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due donne si contendono l’amore di una figlia. Tre eccellenti protagoniste alla ricerca di se stesse utilizzando anche piani sequenza in cui il loro ‘perdersi’ è accompagnato da una colonna sonora tanto invadente quanto pronta a infrangersi per lasciare posto ad altro. È la sintesi dinamica di questo film in cui l’alternarsi di scoperte e smarrimenti si scontra con le urgenze del vivere. Un vivere che deve confrontarsi con una natura che, come una madre, può essere benevola o difficile da affrontare e compiacere.
Matteo Buzzanca. Musicista, compositore e produttore discografico italiano. La sua attività ruota attorno al mondo della canzone e delle colonne sonore. Ha realizzato arrangiamenti e scritto canzoni per diversi album e prodotto musiche per documentari, esposizioni, spettacoli teatrali, spot pubblicitari, cortometraggi e film, in Italia ma anche all’estero.
Stefano Campus. Inizia giovanissimo a muovere i primi passi come produttore da palco e come fonico Live. Si appassiona di acustica ambientale curando interventi di correzione e rilevazioni fonometriche. Nel 1999 si diploma in Tecnica del Suono al Centro Sperimentale di Cinematografia. Numerose le produzioni cinematografiche a cui ha partecipato. Tra le altre: Anime Nere di F. Munzi, per cui ha ricevuto il premio Miglior fonico in presa diretta al David di Donatello (2014), La mia classe di D. Gaglianone (2013), 19e72 di S. Basso (2012), Non lo so ancora di F. Sargentini, Cavalli di M. Rho (2011), I primi della lista di R. Johnson, candidato al Ciak d’oro Migliore Sonoro in presa diretta e Notizie degli scavi di E. Greco (2010), Moana di A. Peyretti e So che c’è un uomo di G. Cappai (2009), Il resto della notte di F. Munzi (2008), Sonetaula di S. Mereu, candidato al Nastro d’Argento Miglior Presa Diretta, (2007), Fascisti su Marte di C. Guzzanti (2006), Rosso come il cielo di C. Bortone (2004), Saimir di F. Munzi, Candidato al Nastro d’argento Miglior Presa Diretta (2003), Palabras di C. Salani (2002), Occidente di C. Salani, Sangue vivo di E. Winspeare e Giravolte di C. Spadoni (2000), Il corpo dell’anima di S. Piscicelli (1999), Giro di lune tra terra e mare di G. M. Gaudino (1998). Nel 2009 insegna Suono all’European Film College di Ebeltoft in Danimarca. Dalla fine del 2011 insegna Suono a Centro Sperimentale di Cinematografia.
Marco Corrao, classe ’81, cantautore, musicista, produttore artistico nasce musicalmente in Sicilia alla fine degli anni 90. Ha collaborato con artisti come Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Giuseppe Milici, Francesco Cafiso, Giorgio Rizzo, Michele Gazich, Pippo Guarnera. Ha all’attivo 4 dischi ed un 5° in uscita prodotto da un tandem Italo-Americano con a capo Gabriele Giambertone e Jono Manson. Nel 2013 con i Delta Moon in un tour negli USA. Sempre nel 2013 diventa direttore artistico del Capo d’Orlando Blues Festival di cui ancora oggi cura le line up artistiche. Produce l’album Ciricò di Sara Romano, vincitore del Premio Ciampi. Collabora attivamente con Istituto Luce e con il regista sardo Giovanni Zoppeddu. Nel 2018 ha prodotto lo spettacolo per RAI SICILIA Un brano a Testa 2.0.
Pierfranco Cuccuru. Ha collaborato con il gruppo editoriale Epolis dal 2004 al 2010 come fotografo e articolista. Ha all’attivo la pubblicazione di due volumi fotografici (“Barbieri Turritani”, una galleria di ritratti e storie di barbieri e barberie della città vecchia di Sassari, in collaborazione con il giornalista Renzo Sanna e “Strange Fruits”, libro fotografico e storie di immigrazione nella provincia di Sassari, raccontate da Sergio Scavio). Ha collaborato con diverse ONG per le quali ha realizzato reportage in Eritrea, Burkina Faso, Benin, Yemen, Mali.
Dancefloor Stompers. Musicisti: Gianmarco Diana (basso elettrico), Danilo Salis (chitarra elettrica), Andrea Schirru tastiere), Frank Stara (batteria e percussioni) e Juri Orrù (chitarra acustica e voce). Progetto musicale dedicato al suono delle grande musica per il cinema e la televisione, la library music e il soul jazz / rhythm’n’blues dei primi Sessanta. Modernismo cinematico dal 2009.
Maurizio D’Aniello. The Spectrum è lo spazio creativo, unico nel suo genere, dove l’autore produttore e musicista Maurizio D’Aniello realizza “mondisonori” dedicati al cinema, televisione, pubblicità e discografia. Nel 2017, insieme ad un team di professionisti, compone la colonna sonora del lungometraggio “Diva!” prodotto da Castadiva, regia di Francesco Patierno, presentato in occasione della 57 Edizione del Film Festival di Venezia che ottiene nel 2018, tra gli altri premi, il prestigioso Nastro D’Argento.
Trasversale nelle categorie in cui opera e versatile nelle composizioni, Maurizio D’Aniello negli anni ha prodotto artisticamente e composto colonne sonore di film, serie e programmi Tv, cartoni animati e reality di successo.
Alessandro De Rosa (1985) ha iniziato lo studio della composizione su consiglio di Ennio Morricone. Ha studiato con Boris Porena per diplomarsi poi in Olanda, al Conservatorio Reale dell’Aja. Ha collaborato come compositore e arrangiatore con Jon Anderson degli Yes. Con Ennio Morricone è autore del libro “Ennio Morricone – Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita. Conversazioni con Alessandro De Rosa“ (Mondadori Libri, 2016) autobiografia del Maestro romano in forma di conversazione al momento in traduzione in diverse lingue tra le più parlate al mondo. Attualmente continua la sua attività musicale come libero professionista, lavorando parallelamente come autore e speaker radiofonico per la Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana (RSI). www.alessandroderosa.com
Domenico Distilo è regista e sceneggiatore. Si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. ‘Inatteso’, il suo film di diploma è stato presentato alla sezione Forum della Berlinale; ha vinto il premio come miglior documentario al festival di Alicante in Spagna ed ha ricevuto una menzione speciale della giuria all’Arcipelago Film Festival. È autore della sceneggiatura ‘Quando gli elefanti combattono’ che si è aggiudicata il premio ‘Solinas’ come migliore sceneggiatura originale. I suoi documentari sono stati programmati su Rai 3.
Agostino Ferrente. È un regista , sceneggiatore , produttore cinematografico , direttore artistico e produttore musicale italiano.
Annalisa Forgione è una film / video editor. Si diploma giovanissima in montaggio ed edizione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Da allora è montatrice di moltissimi lavori di autori italiani e stranieri per il cinema e la televisione.
Dal 2000 ha un incarico di docenza continuativo presso il corso di montaggio
del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha tenuto diversi seminari in Università e scuole di cinema.
Conosce abbastanza bene la lingua inglese e quella spagnola.
È membro dell’A.M.C.(Associazione Italiana Montaggio Cinematografico e Televisivo).
Enzo Gentile. Giornalista, scrittore e critico musicale italiano. Inizia l’attività giornalistica nel 1977, divenendo professionista nel 1984. Nel corso degli anni ha scritto articoli per numerose testate. È docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove tiene un corso sulla Storia del pop e del rock nell’ambito del Master in Comunicazione. Ha insegnato al dipartimento di Teatro e Spettacolo dell’Università di Parma, di Bologna e di Mantova. Ha insegnato all’Accademia di Comunicazione, all’Università dell’Immagine, alla Scuola Paolo Grassi di Milano. Numerosi i Festival cui partecipa nei programmi di conferenze e spettacoli: Time Zones, Sconfinando, Le corde dell’anima, Festival della Letteratura, Festival Filosofia, Creuza de ma, Bookcity, Laguna Movies, Folkest, Medimex, Sweet soul music. È consulente e curatore di diversi materiali e programmi di sala, redatti tra gli altri per il Teatro alla Scala e il Teatro Lirico di Cagliari.
Gabriele Giambertone. Polistrumentista, compositore e arrangiatore vive e lavora a Palermo, dove ha studiato chitarra classica, composizione e, attualmente, musica elettronica al Conservatorio “V. Bellini”. Producer e sound-designer di musiche per danza, teatro e pubblicità, lavora da anni con istituzioni e privati componendo musica strumentale, elettroacustica, concreta, soundscapes e sonorizzazioni, curando sia la pre che la post-produzione. Vincitore del Primo Premio al concorso nazionale “Enel Digital Contest” con le musiche dello spot pubblicitario “Rombo di Tuono” a cura del gruppo MENTEPLASTICA. Menzione Speciale “Migliori Musiche Originali” per il “Tindari Festival – Premio Teatrale Parodos”; per lo spettacolo “Essere Elettra”. Da anni affianca all’attività di musicista quella di insegnante lavorando nell’ultimo decennio per istituti sia pubblici che privati. La sua attività di musicista lo ha portato ad esibirsi in italia e all’estero sia come concertista che come autore.
Stefano Guzzetti. Compositore con studi di Musica Elettronica al Conservatorio ‘G.P. Da Palestrina’ di Cagliari, ha scritto colonne sonore per i film di Peter Marcias e Daniele Atzeni e le musiche e il sound design di alcuni book trailer per Einaudi Editore (Haruki Murakami, Francesco Abate). I suoi brani sono stati inclusi nella rivista inglese The Wire Magazine. Sue le musiche del documentario di Daniele Atzeni ‘Madre Acqua’ sullo scrittore Sergio Atzeni, e del film di Peter Marcias ‘La nostra quarantena’ con Francesca Neri e Moisè Curia. Ha un contratto di publishing con la Mute Records di Londra, su Spotify la sua musica ha totalizzato quasi 22 milioni di ascolti, i suoi brani sono spesso trasmessi in Inghilterra dalla BBC Radio. Nella primavera 2016 scrive ‘Escape’ per la compagnia di danza di Londra LCP Dance Theatre, che porterà il lavoro al Fringe di Edimburgo nell’agosto 2016. Ha alle spalle vari concerti in Inghilterra, Germania, Olanda, Stati Uniti e Giappone. A luglio 2017 lo Stefano Guzzetti Ensemble è stato chiamato dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana per partecipare, come evento musicale principale, alla sfilata tenutasi a Monreale, in provincia di Palermo, come evento finale della kermesse ‘Alta Sartoria Dolce & Gabbana 2017’, filmata da Giuseppe Tornatore. Nel 2018 il compositore e il suo Ensemble sono stati protagonisti di un concerto alla Public Library di New York, ancora una volta per gli stilisti Dolce & Gabbana, in una serata presentata da Sarah Jessica Parker, attrice protagonista di Sex and the City. Il mese di luglio dello stesso anno ha visto la formazione impegnata in un tour in Giappone, che ha toccato le città di Nara, Osaka e Tokyo. Tra gli ultimi lavori del compositore, la colonna sonora del documentario ‘Manga Do. Igort e la via del Manga’, diretto da Domenico Distilo. Le musiche del documentario sono state prodotte in un album che è andato in sold-out in pochi giorni.
Wilma Labate. Fra un film” e l’altro Wilma Labate gira molti documentari, da Genova 2001 alla Palestina, agli anarchici odierni alla fatica del lavoro, convinta che il documentario sia una forma espressiva autenticae necessaria. Tra gli ultimi lavori “Raccontare Venezia”, “Le navi dei veleni” e “Qualcosa di noi”, storia dell’incontro tra una prostituta e un gruppo di giovani aspiranti scrittori. Tra i lungometraggi ricordiamo “La mia generazione”, un viaggio da sud a nord di un furgone blindato con a bordo un capitano dei carabinieri e un detenuto politico. “Domenica” che racconta Napoli attraverso gli occhi di una bambina dal futuro incerto e un poliziotto gravemente malato. “signorinaEffe” che racconta la storia d’amore fra un’impiegata e un operaio della Fiat durante i 35 giorni di lotta fuori ai cancelli della fabbrica nel 1980.
Letizia Lamartire. Laureata al Conservatorio, dopo aver concluso gli studi di musica e recitazione all’Accademia dello Spettacolo UNIKA di Bari viene ammessa al corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nel 2016 con il cortometraggio “Piccole italiane”, presentato in anteprima mondiale alla 32a Settimana Internazionale della Critica. “Saremo giovani e bellissimi” è il suo primo lungometraggio, del 2018, che viene presentato alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia, dove ottiene il Soundtrack Stars Award, il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso (Venezia 75). Il premio va alle musiche di Matteo Buzzanca (Sugar) e alla voce di Barbora Bobulova, un esordio anche per lei come interprete, in particolare della canzone “Tic Tac”, “perché proprio la musica diventa protagonista, grazie alla storia che il film racconta, di un duetto tra madre e figlio che è il cuore del film.
Susanna Nicchiarelli. Regista e sceneggiatrice. Laureata in Filosofia con Perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, si è diplomata in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2004. Ha iniziato la sua carriera lavorando con Nanni Moretti, dirigendo uno dei “Diari della Sacher” prodotti dalla Sacher Film e presentati alla Mostra del Cinema di Venezia. Ha scritto e diretto molti corti e documentari, e due lungometraggi: “Cosmonauta” (2009), vincitore del premio Controcampo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nominato come miglior esordio ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, e “La Scoperta dell’Alba” (2013), presentato alla Festa del Cinema di Roma. Ha realizzato anche due corti di animazione in stop-motion “Sputnik 5”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Nastro
d’Argento e distribuito nelle sale assieme al film “Cosmonauta”, ed “Esca Viva”, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2012.
Luca Onorati. Documentarista, montatore di numerosi documentari di successo, ma anche regista di lavori indipendenti e direttore della fotografia.
Daniele Orazi. In seguito a varie esperienze nella cosiddetta “industria dello spettacolo”, si specializza sul management artistico dedicato ad attori famosi, accompagnando e curando, nelle vesti di consulente, la carriera di diversi nomi importanti. Nel 2005 intraprende un percorso nuovo, autonomo, e fonda la “Officine Artistiche Srl”, realtà che annovera tra i suoi affiliati una lunga schiera di attori famosi, tra i quali Barbora Bobulova, Valeria Bruni Tedeschi, Alba Rohrwacher e molti altri attori, attrici e registi cinematografici. Membro dal 2007 dell’Accademia del cinema italiano Premi David di Donatello, dal 2008 è inoltre socio della L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanti di Artisti) per cui, attualmente, ricopre la carica di vice presidente. Dal 2011 è uno dei soci fondatori del Consorzio officine artistiche, struttura di rappresentanza, consulenza e promozione artistica rivolta a registi, sceneggiatori ed attori.
Orchestra di Piazza Vittorio. Musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV. Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono dell’orchestra senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.
Mauro Pagani. Nato a Chiari (Brescia) il 5 febbraio 1946. Musicista e produttore, è uno dei cinque fondatori della Premiata Forneria Marconi (1970). Tre album da solista: Mauro Pagani (1978), Passa la bellezza (1991, premio Tenco), Domani(2003, premio Tenco e miglior disco italiano per la stampa). Per Gabriele Salvatores ha realizzato le musiche di Sogno di una notte d’estate (1983),Puerto Escondido (1992), Nirvana (1997, nomination al David di Donatello),Educazione siberiana (2013, Ciak d’Oro, 2 nomination ai David di Donatello). Nel 1998 fonda gli studi di registrazione Le Officine Meccaniche (poi etichetta discografica), dal 2000 al 2007 è stato Direttore Artistico dell’Estate Fiorentina, dal 2001, per più di dieci anni, organizza a Siena, in qualità di Direttore Artistico, la rassegna culturale estiva la Città Aromatica. Fondamentale la collaborazione con Fabrizio De André: insieme hanno scrittoCrêuza de Mä (1984) miglior disco italiano degli anni Ottanta, inserito da David Byrne tra i dieci dischi più importanti del decennio in tutto il mondo (poi riarrangiato da Pagani nel 2004 e rimixato nel 2014), Le Nuvole (1990) e il live Concerti 1991 (entrambi disco dell’anno). Nel 2009 esce il suo primo romanzo, Foto di gruppo con chitarrista (Rizzoli) accolto con entusiasmo dalla critica letteraria. Produce album di molti artisti italiani tra i quali Massimo Ranieri, Nina Zilli, Arisa, Chiara e vanta numerose collaborazioni con Demetrio Stratos, Gianna Nannini, Ligabue, Morgan, Vasco Rossi. È stato direttore musicale del Festival di Sanremo (edizioni 2013 e 2014). Nel 2015 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico della manifestazione Area Sanremo. Nel 2017 compone la colonna sonora e scrive le canzoni per Riccardo va all’inferno, il musical dark di Roberta Torre, con Massimo Ranieri protagonista.
Cecilia Pagliarani. Si forma a La Femis di Parigi, lavora come montatore cinematografico per molti anni. Regia di documentari in Francia per Largardère, Capa Prod, france 2. Studia da direttore d’archivio presso l’Ina-Sup. Firma il montaggio di tutti i documentari di Gianni Amelio e la co-regia del film in due episodi Registro di classe (in uscita al cinema), firma la regia del documentario tratto dall’autobiografia di Mario Pirani, prodotto da La Repubblica ed Istituto LUCE.
Francesco Patierno. Il suo primo lungometraggio “Pater Familias”, in concorso al festival di Berlino 2003 è stato candidato a tre nastri d’argento, un David di Donatello, ha vinto 12 premi per il miglior esordio (tra cui il Variety Critics choice awards) ed è stato selezionato in più di cento festival internazionali. Nel febbraio 2008 è uscito nelle sale “Il Mattino ha l’Oro in bocca”, selezionato in concorso al Karlovy Vary Film Festival e candidato al David di Donatello per il miglior attore non protagonista. Nello stesso anno ha diretto 4 episodi di una nuova serie: “Donne Assassine”, in onda su FoxCrime che ha vinto il premio per la migliore regia, e migliore attrice al Roma Fiction Festival. Nel 2011, il suo terzo film “Cose dell’altro mondo”, ha partecipato al Festival di Venezia nella sezione Controcampo, ed è stato in concorso al Festival di Tokyo. Nel 2012, “La guerra dei vulcani”, documentario sul triangolo amoroso tra Rossellini, Magnani e Bergman, è stato presentato con successo ai festival di Venezia, Toronto, Londra, New York e venduto in più di trenta paesi in tutto il mondo. Nel gennaio 2014, è uscito nelle sale il suo quarto lungometraggio “La gente che sta bene” interpretato da: Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono, ed ha partecipato ai festival in Svezia, Brasile e Los Angeles.
Nel 2017 “Naples ‘44” tratto dall’omonimo libro di Norman Lewis, con la voce narrante di Benedict Cumberbatch è stato in concorso al Festival del Cinema di Roma, ha vinto il Nastro D’Argento come miglior film-documentario ed è stato candidato al David di Donatello.
Sempre nel 2017 DIVA! Il suo ultimo film, con otto tra le migliori attrici italiane, è nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Venezia, e nella rassegna Open Roads al Lincoln Center di New York. Anche DIVA! Ha vinto il Nastro D’Argento come migliore film-documentario del 2018.
Leandro Piccioni. Pianista di Ennio Morricone e compositore autore di colonne come Ultima Pallottola di Michele Soavi, Nemmeno in un sogno di Gianluca Greco, Il Sequestro Soffiantini, La Omicidi, Assunta Spina, Rebecca la prima moglie, e Il Posto dell’Anima di Riccardo Milani e orchestrato e diretto le musiche non originali del film Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio, ottenendo la candidatura al Premio David di Donatello 2008 per la canzone non originale “Amore Fermati”.
Dal 2001 collabora con Ennio Morricone con il quale ha svolto concerti nei più grandi auditorium e arene in tutto il mondo e con le più importanti orchestre superando, solo negli ultimi 3 anni i 70 concerti per più di 500.000 spettatori.
La sua poliedricità lo ha portato alle collaborazioni come arrangiatore e autore con la Piccola Orchestra Avion Travel e con l’Orchestra di Piazza Vittorio per la quale ha elaborato, con Mario Tronco, “Il Flauto Magico” di Mozart rappresentato nei più importanti teatri d’Italia e d’Europa e “Carmen” di Bizet, che ha debuttato nel 2013 a “Le Nuit de Fourviere” di Lione e ha aperto la stagione di Caracalla nel 2014, oltre al recente “Don Giovanni” di Mozart, che ha debuttato il 13 giugno 2017 al festival Le Nuits de Fourviere in coproduzione con l’Accademia Filarmonica Romana e che sarà presto in tournèe.
Nel 2007 ha iniziato la collaborazione in veste di pianista compositore con il Quartetto Pessoa e sue sono le trascrizioni e gli arrangiamenti che con il quartetto esegue nei concerti, in particolar modo dedicati alla grande musica da film. Ha diretto varie orchestre fra cui, con suoi arrangiamenti, l’Orchestra Roma Sinfonietta al concerto di piazza San Giovanni del 1° Maggio nel 2011 e all’evento ai Fori Imperiali del Natale di Roma del 21 aprile 2012 oltre al concerto di Bruce Springsteen all’Ippodromo di Capannelle dell’11 luglio 2013. Con la Roma Sinfonietta ha inciso anche alcune delle sue colonne sonore e nel 2013 ha diretto per le registrazioni dei 2 cd di Mina dedicati agli standards americani con gli arrangiamenti di Gianni Ferrio.
Roberto Pischiutta (Pivio). Dopo essersi laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Genova si trasferisce a Roma verso la fine degli anni ottanta e, insieme ad Aldo De Scalzi, dà vita ad un lungo sodalizio artistico nel campo della musica da film.
Ottenuta la notorietà internazionale con Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, ha composto oltre un centinaio di colonne sonore sia per il cinema che per la televisione tra cui Ormai è fatta ed El Alamein (di Enzo Monteleone), Casomai e The Startup (di Alessandro D’Alatri), Piano 17 e Song ‘e Napule (dei Manetti Bros.) col quale nel 2014 vince il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Globo d’oro ed il Bifest per la migliore colonna sonora. Sempre per i Manetti Bros. firma con Aldo De Scalzi le musiche del musical Ammore e malavita (in concorso al festival di Venezia e con il quale vince, tra gli altri, due David di Donatello 2018 per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale, due Nastri d’argento per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale e due Ciak d’Oro per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale). Ha anche al suo attivo le serie televisive di Distretto di Polizia e L’ispettore Coliandro. Con Aldo De Scalzi ha fondato l’etichetta discografica I dischi dell’espleta e la società di produzione ed edizioni musicali Creuza. Nel 2016 torna alla realizzazione di un lavoro solista, It’s fine anyway, scritto, suonato e cantato in quasi totale autonomia, previsto per diventare un film musicale ad episodi entro il 2018 che sarà diretto da Marcello Saurino e dallo stesso Pivio (il primo episodio ha esordito il 12 dicembre 2016 al Noir in Festival di Milano ed ha vinto il Nastro d’argento 2017). Il 10 gennaio 2017, ad un anno dalla scomparsa di David Bowie, è uscito il suo nuovo lavoro solista Lodging a scary low hero, tributo al periodo “berlinese” dell’artista inglese. Attualmente è presidente di ACMF, Asoociazione Compositori Musiche per Film, che annovera al suo interno le più importanti firme italiane del settore.
Quartetto d’archi Pessoa nasce nel 1998. Fin dall’inizio il gruppo si impone per le scelte musicali che mirano all’accostamento dei generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a “contaminazioni” con il Jazz (arrangiamenti di musiche di Bill Evans), il Rock-Blues (Roberto Spadoni), il tango, la musica Klezmer, la musica da film e la musica contemporanea.
Nel 2001 avviene l’incontro fra i Pessoa e Alessandro Annunziata, compositore e critico musicale, che ha scritto, dedicandoli al Quartetto tre brani (Meltemi, Graffiti e O guardador de rebanhos per voce e quartetto su testo di Fernando Pessoa). Da questo incontro nasce l’idea di eseguire musiche di autori contemporanei aperti alla comunicazione e all’espressione, ricreando un contatto con il pubblico.
Nell’ambito di rassegne di musica classica e sacra ha eseguito, a parti reali, in diverse chiese di Roma (S. Maria del Popolo, Basilica S. Giovanni dei Fiorentini e tante altre) programmi con voci soliste e coro tra i quali lo Stabat Mater e il Salve Regina di G. B. Pergolesi, il Requiem di J. M. Haydn, il Regina Coeli di W. A. Mozart.
Ha collaborato alla registrazione del disco Suoni modulanti con la cantante Ada Montellanico; ha registrato musiche da film del compositore Massimo Nunzi.
Ha inoltre partecipato all’incisione del disco degli Avion Travel Poco mossi gli altri bacini con brani arrangiati da Leandro Piccioni nella sala 700 del Nuovo Auditorium “Parco della Musica” di Roma.
Il Quartetto ha partecipato alla registrazione di due dischi del gruppo OttoHom.
Ha registrato brani di Leandro Piccioni per le colonne sonore dei film Il posto dell’anima, Assunta Spina e Lascia perdere Johnny. Nell’ottobre del 2002 il Quartetto Pessoa ha vinto il secondo premio alla nona edizione del “Concorso Internazionale Piazzolla Music Award”.
Ha registrato il Quintetto op.143 di Mario Castelnuovo-Tedesco per la rivista Sei Corde e inciso il cd Serenata Mediterranea con musica del compositore Dimitri Nicolau.
Secondo premio alla nona edizione del Concorso Internazionale Piazzolla Music Award.
Con Leandro Piccioni ha inciso un cd con le “Quatro Estaciones Portenas” di Astor Piazzolla e brani da film dello stesso Piccioni, con la collaborazione di Peppe Servillo.
Paola Randi. Si laurea in giurisprudenza e parallelamente studia disegno, pittura, tecniche d’incisione. Lavora come Project Manager per 12 anni presso organizzazioni non profit internazionali a favore delle donne nell’economia. Nel 1996 fonda TTR, trimestrale sul teatro e le arti visive da cui nasce un Festival Internazionale di Teatro di Ricerca a Milano. Dal novembre 2003 si occupa esclusivamente di cinema. Approdata alla regia da autodidatta, dopo alcuni corti, nel 2011 Paola Randi ha scritto e girato il suo primo film di finzione, Into Paradiso: incontro tra comunità napoletana e minoranza srilankese che rovesciava gli stereotipi sull’immigrazione. In Tito e gli alieni si è spinta in Nevada (ma anche in Almeria, sui set di Sergio Leone, e alla centrale di Montalto di Castro) per una storia che affronta la morte con la chiave del genere fantascientifico.
Sergio Scavio. Si dedica alla regia cinematografica – suo il cortometraggio “La Notte di Cesare” (2018) – dopo una carriera divisa tra impegno culturale ed insegnamento delle materie cinematografiche. Ha diretto vari festival e rassegne di cinema in Sardegna, è presidente dello storico cineclub Aguaplano di Sassari. Ha fondato e diretto la Scuola civica di cinema di Sassari. Ha insegnato nella facoltà di Scienza della Comunicazione di Sassari (lab cinema) e in questo momento insegna “teoria ed analisi del film” all’Accademia delle Belle Arti “Sironi” di Sassari. È membro del consiglio di amministrazione della Sardegna Film Commission.
David Voci Sciabordi. Si avvicina alla musica intorno ai sei anni, con il pianoforte, giocando imitando e inventando. Iil primo approccio alla musica classica fu con Bach e Mozart, affascinato dal filosofico intreccio armonico del primo e dalla semplice e profonda bellezza del secondo. Incuriosito dalla tecnologia degli strumenti musicali, studia acustica e la storia della meccanica degli strumenti e esplora i segreti dell’esecuzione. Passione che lo porterà più tardi ad apprendere l’arte dell’accordatura , come un tempo facevano i clavicembalisti. Verso i 13 anni inizia gli studi “seri”, lo studio classico del pianoforte, ed in 6 mesi esaurisce il programma del triennio del conservatorio. Dopo lo studio dei compositori romantici ebbe un rigetto per l’esecuzione virtuosistica del repertorio e si allontana dalla pratica pianistica giornaliera. Al quinto anno di liceo, rifiuta il rinvio alle armi per motivi di studio ed entra in aeronautica, dove terminerà i suoi studi. Grazie ad un concorso per militari musicisti, studia percussioni ed entra a far parte della Fanfara dell’Aeronautica. Cosi si riavvicina alla musica, scoprendo la musica d’insieme. Dopo due anni la rigidità interpretativa dell’orchestra lo porta ad abbandonare anche questa esperienza, lascia la carriera militare e per 6 anni gira l’europa delle fiere con l’attività commerciale di famiglia. Si avvicina cosi agli strumenti “ da viaggio” imparando a suonare, la tromba, la chitarra ed il basso, che lo avvicinerà poi al contrabbasso. Approfondendo l’armonia e le sfumature di questi strumenti,e arricchendosi di culture musicali diverse grazie ai ripetuti viaggi, si avvicina alla composizione e all’arrangiamento. L’amore per il Jazz lo fa tornare agli studi musicali presso Amedeo Tommasi, Barry Harris, l’istituto Saint Louis di Roma. Inizia a sviluppare un proprio linguaggio musicale, basato sulle emozioni più che sull’esecuzione virtuosistica , che pur apprezza. Dopo il 2011 ed un proficuo stage del Berklee College” presso il festival Umbria Jazz di Perugia , lavora come concertista jazz nei locali e compone musica per teatro indipendente e danza contemporanea. Cerca l’approccio con il cinema che gli viene dapprima musicando film muti da vivo, poi componendo colonne sonore per Cecilia Pagliarani, nei suo documentario su Mario Pirani, dove sperimenta anche l’utilizzo della musica l’elettronica , e poi firma la musica per il cortometraggio di Gianni Amelio “casa d’altri” , sul terremoto di Amatrice e proiettato al 74esimo festival di Venezia. Durante la sperimentazione sul film su Mario Pirani , va a Palermo con Cecilia Pagliarani per una lezione esercitazione presso il CSC di Palermo. David esegue ed improvvisa musica elettronica ispirando un montaggio LIVE di filmati pre-ordinati dagli studenti. Una esperienza che farà maturare il Progetto VART, performance di improvvisazione musicale e visuale.
Marco Spagnoli. Laureato in filosofia nel 1995 (Storia delle Istituzioni Sociali e politiche), critico e giornalista cinematografico, da oltre vent’anni si occupa di cinema e di spettacolo per diverse riviste cartacee e su Internet. E’ il direttore del Giornale dello Spettacolo e collabora a Vivilcinema, La Rivista del Cinematografo e Globalist. E’ Manager della Divisione Doc del MIA, Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma 2018 e ha partecipato a vario titolo a molti festival ed eventi, ha numerose pubblicazioni all’attivo e una lunga esperienza da filmmaker, sceneggiatore, docente.
Marco Spoletini. È un montatore italiano . È collaboratore abituale di registi quali Gianluca Maria Tavarelli , Riccardo Milani, Francesco Bruni e soprattutto Matteo Garrone , per il quale ha curato il montaggio di ogni film.
Giuliano Taviani. Nasce a Roma nel 1969. Nei primi anni 90 scrive le musiche per una compagnia teatrale romana: “La compagnia del Cianti” diretta da Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre. Le musiche per il teatro gli diedero la possibilità di farsi conoscere dal regista Gianni Zanasi che gli affidò la colonna musicale del suo film : “A domani”, presentato in concorso al festival di Venezia nel 1999. Negli anni a seguire collaborerà con vari registi firmando fino ad oggi più di 50 film usciti al cinema o in tv. Con gli amici della compagnia del Cianti scrive la musica per i loro film e per le serie tv “Boris” e “Buttafuori”. E’ in questa occasione che inizia a collaborare col Maestro Carmelo Travia. Dal 2007 compone la musica per i film di suo padre Vittorio e di suo zio Paolo, tra cui “Cesare deve morire” nel 2012 vincitore dell’orso d’oro al festival di Berlino. Nel 2016 scrive le musiche per il film “Rosso Istanbul” di Ferzan Ozpetek. Nel 2011 inizia la collaborazione con i fratelli Vanzina scrivendo le musiche dei loro ultimi sette film. Nel 2015 firma le musiche del film “Anime nere” di Francesco Munzi per cui vince: il David di Donatello per il miglior compositore e il David di Donatello per la migliore canzone.
Mario Tronco. Pianista, tastierista, e autore della Piccola Orchestra Avion Travel, ha scritto colonne sonore per Riccardo Milani, Fabrizio Bentivoglio, Lina Wertmuller, Giovanni Piperno, Agostino Ferrente. All’età di 10 anni ha fatto il suo ingresso nel mondo musicale in qualità di dimostratore di organi elettronici per la ditta Barone di Caserta. L’amore per la musica ha radici nella sua famiglia. Nipote d’arte, il nonno era tenore, ma dovette abbandonare la sua carriera artistica per amore della moglie gelosa. Il fratello del nonno invece era direttore dell’Orchestra di musica leggera “Euterpe”. L’Orchestra di Piazza Vittorio è un suo sogno realizzato.
Max Viale (Torino,1972). Videomaker, sound designer, compositore musicale è tra i fondatori di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, band all’attivo con varie produzioni discografiche e live tour, sonorizzazioni, musiche di scena, colonne sonore per documentari e film. Nel 2002 fonda con i membri del gruppo l’etichetta discografica indipendente Mexicat records (distribuzione Audioglobe), attualmente in attività. Tra le numerosissime collaborazioni all’attivo, dal 2009 gestisce Gatto Ciliegia vs il G.F. come collettivo musicale per le composizioni delle soundtrack di numerosi film, tra cui NICO, 1988 (S. Nicchiarelli, 2017) in cui oltre ad essere autore (con C. Alati e G. Della Torca) della soundtrack è organizzatore della produzione musicale sul set e attore nella parte di Max Davies, musicista della band di Nico nel film. Come sound designer e compositore di musica elettronica ha prodotto musiche di scena per diversi spettacoli teatrali e collabora a progetti di sonorizzazione live con Stefano Maccagno (compositore ufficiale Museo Nazionale del Cinema di Torino). Gatto Ciliegia per la soundtrack di “Nico,1988” (edita in vinile dalla label italiana “42records” per il catalogo “35mm”) ha ottenuto la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2018. Dal 2018 è membro/giurato dell’Accademia del Cinema Italiano e socio ACMF (Associazione Compositori Musiche per Film).
Giovanni Zoppeddu. Si forma a Roma all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith come Direttore della fotografia e successivamente come montatore. Alla sua prima esperienza di regia approda dopo aver lavorato nel cinema e nella tv e aver collaborato a diversi documentari. Nel 2010 partecipa alle riprese del documentario ‘L’ultimo volo’ di Folco Quilici. Nel 2011 come operatore di ripresa partecipa al documentario ‘Il corpo del duce’ di Fabrizio Laurenti presentato al festival di Torino. Nel 2012 lavora con Roland Sejko alle riprese del documentario ‘Anija – La nave’, presentato al Festival di Torino e vincitore del David di Donatello per il Miglior documentario. Nel 2016 lavora come operatore di ripresa per i documentari ‘Lascia stare i Santi’ di Gianfranco Pannone e ‘Il pugile del Duce’ di Tony Saccucci. “Diario di tonnara” è il suo primo film.
WAARP. Andrea Marcias, in arte WAARP, nasce, cresce e continua a vivere nella sua adorata Sardegna. Da completo autodidatta si confronta con il disegno e, successivamente, con la musica, in particolare con i suoni elettronici. Partecipa al progetto I against ME – un progetto di arte performativa elettronica con Nintendo Gameboy, più di 120 concerti live e, orgogliosamente, nessuna release – ed è unico protagonista del progetto Waarp e dell’omonimo EP. Le musiche di Hans Zimmer e Jóhann Gunnar Jóhannsson sono, per lui, continua fonte di ispirazione.
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