Programma 2018 Cagliari
Giovedì 1 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 16:00
Apertura festival – Proiezione del videoclip Crêuza de Mà
Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André.
a seguire
Proiezione del filmato inedito 1968: Jimi Hendrix a Milano
Il 1968 fu un anno cruciale nella pur breve carriera di Jimi Hendrix, segnata in autunno dalla pubblicazione del doppio album Electric ladyland. E lo fu anche per gli appassionati italiani, che a Milano, Roma e Bologna ebbero la possibilità di assistere al suo unico tour italiano. A quell’evento Enzo Gentile e Roberto Crema hanno dedicato il volume Hendrix 68 edito da Jaca Book.
Se ne parlerà con il conforto di un filmato che restituisce attraverso le testimonianze e i ricordi dei presenti lo spirito e il clima di quei concerti, con il supporto di rari immagini d’epoca, di performance live e televisive di Jimi Hendrix Experience.
Interviene Enzo Gentile
Ore 16.45
Presentazione del libro di Enzo Gentile
Amico Faber – Fabrizio De André raccontato da amici e colleghi
Enzo Gentile racconta la vita e la storia professionale di un artista geniale, che ha lasciato un’impronta indelebile tra le diverse generazioni e che ha rappresentato un termometro e una fotogra a della società italiana; un riferimento critico, una voce insostituibile anche per chi lo ha conosciuto solo attraverso i dischi.
Ore 17.30
Presentazione della Rassegna ‘68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film Easy Rider 1969/94’
per la regia di Dennis Hopper. Musiche di autori vari.
Road movie sceneggiato dai due interpreti principali, Peter Fonda e Dennis Hopper, e diretto da quest’ultimo, Easy Rider è un racconto sulla libertà, un viaggio che ha per meta il Carnevale di New Orleans, la festa della città sul grande Delta.
Un racconto amarissimo e crudele, che alla fine indigna e lascia senza parole, per denunciare lo squallore e la paura della provincia bianca e borghese del sud nel 1969. Una paura che si manifesta rozzamente nei confronti di qualsiasi traccia di diversità. Un grande cinema, in cui i paesaggi che cambiano, gli interpreti e la musica sembrano danzare all’unisono in una ballata disperata senza scampo, una visione unica e irripetibile nell’immaginario cinematografico.. E quando il desiderio di libertà si cristallizza in fuga e assume sembianze allucinatorie e lesionanti, come nella sequenza dell’acido, le voci e le immagini si fondono, delirano, e trascinano lentamente alla deriva.
Ore 19:00
Proiezione del documentario Diario di Tonnara 2018/70’
per la regia di Giovanni Zoppeddu. Musiche di Marco Corrao, Gabriele Giambertone
La comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Un inno alla fatica del vivere, ma anche alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge magicamente dall’oblio. Un documentario che si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo. E che attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici e Alliata racconta un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Un tempo e un cinema che a volte possiamo sentire perduti, e che invece questo film ci restituisce presenti, contemporanei, accanto a noi.
Presentato in anteprima nazionale il 26 ottobre scorso nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma, il documentario è stato girato tra Sicilia e Sardegna (a Carloforte).
Prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ha ricevuto assistenza logistica e creativa e sostegno alla promozione dalla Fondazione Sardegna Film Commission.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
The travel 2018/03’27’’
per la regia di Giulia Di Battista. Musiche di Francesco Nigro.
Un viaggio non è mai solo un viaggio. E di viaggi ce ne sono vari tipi: non solo in senso fisico, ma anche metaforico. Eppure l’anima che li accomuna è spesso la stessa. Il videoclip è girato al contrario, come a voler narrare proprio quest’anima, dove molto spesso la fine di qualcosa diventa l’inizio di qualcos’altro.
L’usignolo 2017/04’14’’
per la regia di Davide Petrosino.
Musiche di Joe Petrosino & Rockammorra
Un anziano contadino si aggira per i sentieri di un boschetto. Conosce tutto di quelle terre. Eppure, non tutto è rimasto come è sempre stato. In particolare, è da tempo ormai che tra quei rami non sente più il verso dell’usignolo, un suono che lo ha accompagnato durante tutta la sua vita a stretto contatto con la natura. L’uomo alza spesso gli occhi al cielo, cerca il suo amico usignolo, lo immagina nelle vesti di una graziosa ragazza che balla felice immersa in un paesaggio che, se prima era incontaminato, adesso sta pian piano subendo una netta trasformazione per mano dell’uomo.
a seguire
Proiezione del film Arrivederci Saigon 2018/80’
per la regia di Wilma Labate. Musiche di autori vari.
Accolto dagli applausi alla Mostra di Venezia, il film racconta l’incredibile storia delle Stars, band di 5 ragazze toscane che finiscono per errore in Vietnam a suonare per le truppe americane. E al ritorno a casa, nella provincia del PCI e delle Case del Popolo, devono anche subire il processo politico. Il repertorio, magnifico, indaga il ’68 tra cinema, società e politica.
Venerdì 2 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Wilma Labate sulla colonna sonora di Arrivederci Saigon: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 16:00
Rassegna ‘68 memories presentazione a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica 1970/92’
per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l’omonimo Festival tenutosi a Bethel nell’agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker ottenne la nomination agli Academy Award. Il film vinse l’Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione director’s cut, di circa 225 minuti. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l’apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
Ore 18:00
Proiezione del film La tempesta di Prospero e Calibano 2017/31’
per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru. Musiche a cura di Waarp.
Michele è stato per anni detenuto nelle carceri dell’isola dell’Asinara, da qualche tempo parco naturale. Ora è un lavoratore e un padre di famiglia. Gianmaria è stato, fino alla pensione, guardia carceraria nella stessa isola, ha lavorato anche quando Michele era lì ristretto. Ora è pensionato e continua a vivere all’Asinara. Michele e Gianmaria hanno interpretato, dopo tanti anni, i loro vecchi ruoli, detenuto e poliziotto, nel film “La stoffa dei sogni” dove Michele interpreta una piccola parte, quella di Calibano, il selvaggio dell’isola ne “La tempesta” di Shakespeare. Questo film è il parziale racconto del loro incontro, delle loro storie.
Ore 19:00
Proiezione del documentario Manga Do, Igort e la via del manga 2018/60’
per la regia di Domenico Distilo. Musiche di Stefano Guzzetti.
Il viaggio in Giappone di Igort alla ricerca delle storie per il suo “Quaderni Giapponesi 2”.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
Down down down 2018/2’59’’
per la regia di Elio Di Pace & Gianluca Granocchia. Musiche di Carlo Mazzoli.
Video clip realizzato per Carlo Mazzoli, giovane cantautore emergente nel panorama del folk romano. Traendo ispirazione dalle frasi “piangere significa essere deboli?” – “ridere vuol dire essere forti?”, il video clip si sviluppa su tre piani che si mescolano tra loro, accompagnati dalla musica coinvolgente e dalla profonda e malinconica voce di Carlo Mazzoli.
The ballad of the gypsy 2018/2’51’’
per la regia di Elio Di Pace . Musiche di Valium.
Il videoclip è stato girato nella piana del Sele, in alcune location a ridosso della litoranea a sud di Salerno (Eboli, Battipaglia, Pontecagnano). “Ballad of the Gypsy” è un brano presente nell’ultimo album de I Valium, band vintage-rock salernitana. In questo videoclip si è scelto di raccontare il mondo visto da una bambina, una piccola gitana, che vive e gioca al confine fra la scoperta della realtà e lo slancio dell’immaginazione. La musica e la band, come lei, risiedono in un territorio liminare.
Il giorno della patata 2018/12’
per la regia di Veronica Spedicati. Musiche di Jacopo Tommasoni.
Tre studentesse vivono sotto lo stesso tetto e hanno fatto un patto: per trenta giorni nessuna di loro avrà alcun contatto con l’altro sesso.
a seguire
Proiezione del film Nico, 1988 2017/93’
per la regia di Susanna Nicchiarelli. Musiche di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.
Gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna di grande bellezza, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista, gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre” liberata del peso della sua bellezza, inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Non era un’impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l’infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
Sabato 3 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Susanna Nicchiarelli e Max Viale sulla colonna sonora di Nico, 1988: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suoni
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories presentazione a cura di Gianfranco Cabiddu
Proiezione del film Zabriskie Point 1970/112’
per la regia di Michelangelo Antonioni. Musiche di autori vari.
Gli Stati Uniti nell’era dei figli dei fiori, quando le università sono in fermento e la polizia è all’erta. Michelangelo Antonioni fornisce la sua affascinante e provocatoria risposta in questo film ambientato tra Los Angeles e la Death Valley. Le vicende di una giovane coppia sono raccontate attraverso l’acuto sguardo di questo maestro del cinema. Lei (Daria Halprin) è una segretaria a tempo perso i cui compiti possono spingerla fin dentro la camera da letto del suo capo (Rod Taylor). Lui (Mark Frechette) è uno studente a tempo perso che potrebbe essere coinvolto nella morte di un poliziotto. I due si incontrano, si uniscono, giocano, si amano, si dirigono verso il proprio destino: tragico quello di lui, aperto a tutto quello di lei. La straordinaria maestria di Antonioni nella creazione di immagini e atmosfere produce impressioni che durano nel tempo, e il meraviglioso finale, grandioso e apocalittico, è assolutamente spettacolare.
Ore 18:30
Proiezione del cortometraggio Fino alla fine 2018/15’
per la regia e sceneggiatura di Giovanni Dota e Giulia Martinez. Musiche di Federico Ciompi.
Napoli. Uno sparo squarcia il silenzio della notte. Quattro uomini fuggono dal luogo del delitto. Umberto “Sì e NO”, il killer infallibile del clan Caputo, ha appena ucciso l’uomo sbagliato. Ora dovrà renderne conto al boss. Per sua sfortuna, la vittima è il nipote di Tonino O’ Infame, il boss più temuto della città. Ma questo pare non essere il problema più grande: Umberto “Sì e NO” nasconde infatti un terribile segreto.
Ore 19:00
Proiezione del film Saremo giovani e bellissimi 2018/92’
per la regia di Letizia Lamartire. Musiche di Matteo Buzzanca
Isabella ha diciott’anni nei primi anni novanta, ed è una star. Incide un album che ha un enorme successo e che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni. Poi più niente. Oltre vent’anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta. Bruno e Isabella sembrano più fratello e sorella che madre e figlio. I due sono legati da un rapporto a tratti morboso, uniti contro il mondo. Questo legame però si rompe quando Bruno incontra Arianna, leader di un gruppo rock, che gli propone di entrare nella sua band. Alla presenza della regista Letizia Lamartire.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
Max Viale “DON’T CALL ME ICON (NICO / CHRISTA 1938-1988)” – DJ set da Nico, 1988
Max Viale, coautore della colonna sonora di Nico,1988 (Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), organizzatore della produzione musicale su set e attore nella parte del musicista della band di Nico Max Davies nel film di Susanna Nicchiarelli, propone il visual set “Don’t Call me Icon”: un focus sul suono e sulla colonna sonora originale (candidature David di Donatello; Nastri d’Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista e delle fasi di lavorazione del film.
a seguire
Dancefloor Stompers “STOMPERS ’68 – Un percorso tra musica e cinema dentro la rivoluzione hippy”
Gianmarco Diana – basso elettrico
Danilo Salis – chitarra elettrica
Andrea Schirru – tastiere
Frank Stara – batteria e percussioni
Juri Orrù – chitarra acustica e voce
Il reading concerto ripercorre le tappe dell’epocale rivoluzione sessantottina, utilizzando la produzione cinematografica americana (ed europea) come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l’overdose musicale dell’Estate dell’Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura italiana di massa.
Un viaggio che si snoda lungo le autostrade e le grandi città degli Stati Uniti, come nelle campagne e le città della provincia borghese italiana, dove cinema, musica e narrazione si fondono: nelle immagini di film come “Il Laureato”, “Easy Rider”, “Fragole e sangue”, “Zabriskie Point” o “Woodstock”, ma anche in quelle di “Teorema”, “La Cina è vicina”, “Grazie zia”, “Il sesso degli angeli” o “Z – L’orgia del potere”, come nelle canzoni di Simon & Garfunkel, Electric Flag, Jimi Hendrix, Sly & The Family Stone, Pink Floyd, Beatles e The Band, o nelle composizioni per il cinema di Giovanni Fusco, Miki Theodorakis ed Ennio Morricone!
Domenica 4 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Letizia Lamartire e Giovanni Dota sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 11:30
Incontro con Marco Spoletini, montatore e Gaetano Musso sul lavoro di missaggio suono e musica del film Il Flauto Magico di Piazza Vittorio
a seguire
Proiezione clip dal film Il Flauto magico di Piazza Vittorio 2018/83’
per la regia di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu
Un film musicale che rivisita e re‐interpreta, arricchendola e adattandola ai nostri giorni, l’opera di Mozart, interpretato in 8 lingue dai musicisti‐attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, ognuno secondo le proprie tradizioni e culture musicali.
Tutto avviene nei giardini di Piazza Vittorio, che si animano per magia durante la notte, e contrariamente a quanto accade nell’Opera di Mozart, i personaggi femminili possono cambiare il corso degli eventi e assumere un ruolo decisivo.
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories
Proiezione del film Fragole e sangue 1970/103’
per la regia di Stuart Hagman. Musiche a cura di autori vari.
È il film manifesto della contestazione giovanile americana. Un campo da gioco di un’università americana viene destinato all’addestramento dei soldati in partenza per il Vietnam e nel campus scoppia la rivolta. Simon guarda le cose con un certo distacco, poi conosce Linda e grazie a lei capisce che c’è molto di più nei motivi della contestazione. Alla fine, quando arriva la polizia a sgomberarli con la forza, Simon saprà da che parte stare. Dopo Easy Rider questo è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica non solo americana.
Ore 18:30
Proiezione del documentario L’Orchestra di Piazza Vittorio 2006/93’
per la regia di Agostino Ferrente. Musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco.
Il film racconta la genesi dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la banda musicale nata per iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e di Agostino Ferrente. Nel quartiere di piazza Vittorio, la parte di Roma in cui ormai gli italiani costituiscono una minoranza, si sono intrecciate le storie di vita e le esperienze di ragazzi arrivati da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità. In cinque anni di attività, l’Orchestra ha raccolto persone diverse, che si sono conosciute per la strada e hanno deciso di dare vita a un nuovo modo di intendere la musica e di realizzare il sogno di avere una famiglia e un lavoro.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
Arie d’Opera – concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio
Houcine ATAA Tunisia – voce
Emanuele BULTRINI Italia – chitarre
Peppe D’ARGENZIO Italia – sax baritono e soprano
Duilio GALIOTO Italia – pianoforte e tastiere
Awalys Ernesto LOPEZ MATURELL Cuba – batteria
Omar LOPEZ VALLE Cuba – tromba, flicorno
Carlos PAZ DUQUE Ecuador – voce, flauti andini
Pino PECORELLI Italia – contrabbasso, basso elettrico
El Hadji YERI SAMB Senegal – percussioni e voce
Raul “El Cuervo” SCEBBA Argentina – percussioni
Kaw Dialy Mady SISSOKO Senegal – voce, kora
Ziad TRABELSI Tunisia – oud, voce
Mario TRONCO Italia, – direzione
Quando l’OPV lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. E’ sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio. “L’Isola di Legno”, il disco che l’orchestra presenta in concerto è il risultato di un lavoro che dura da quindici anni ed è la fotografia del percorso musicale del gruppo sulla forma canzone. I musicisti dell’OPV sono autori ed interpreti di queste canzoni, che parlano di loro e che assomigliano a loro. L’Orchestra si basa su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le performance live, negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il nuovo repertorio è il risultato di questi quindici anni passati a suonare insieme; le storie che verranno narrate saranno quelle che gli artisti si sono raccontate durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri. L’incontro tra il pubblico e l’Orchestra è sempre entusiasmante e contagioso, l’uno incoraggia l’altro per dare e ricevere il massimo.